Nei nostri migliori amici, cane e gatto, la diagnosi di tumore è spesso un trauma per i proprietari.
La chemioterapia non colpisce solo le cellule del tumore ma anche tutte le popolazioni cellulari che si riproducono rapidamente (cellule dell’apparato gastro-enterico, cellule del midollo osseo etc) con effetti clinici antineoplastici ed effetti tossici sulle cellule sane.
È necessario quindi non solo somministrare la chemioterapia ma impostare anche dei controlli programmati per identificare e controllare gli eventuali effetti tossici per ridurli o annullarli.
È anche da ricordare che comunque, avendo diminuito il dosaggio, gli effetti tossici quando si presentano sono nella maggior parte dei casi lievi/moderati e sostanzialmente autolimitanti.
Negli ultimi 20 anni l’oncologia veterinaria ha trovato una sua vera e propria collocazione tra le scienze mediche veterinarie, non solo in senso epidemiologico e diagnostico, ma anche per le pianificazioni terapeutiche multidisciplinari (chirurgia, radioterapia, chemioterapia e terapia fotodinamica) da parte di specialisti oncologi.
La chirurgia oncologica è ancora oggi la base terapeutica di molti tumori solidi, sia in medicina che in medicina veterinaria, ma spesso deve essere coadiuvata dall’oncologia medica o completamente sostituita dall’utilizzo di farmaci chemioterapici (in corso di linfomi, leucemie e mielomi o ancora con patologie neoplastiche in stadio avanzato di malattia).
È quindi necessario rivolgersi ad oncologi medici specializzati che sappiano inquadrare adeguatamente la malattia e scegliere un protocollo terapeutico adeguato alla malattia ed al paziente.